Partiti politici italiani

Partiti politici attivi a livello nazionale che hanno ottenuto almeno lo 0,25% dei voti alle elezioni politiche del 2018 o del 2013 in almeno una delle Camere, area Italia, o che sono emanazioni di gruppi parlamentari della XVII - XVIII legislatura, elencati in base al miglior risultato elettorale e al numero di seggi.

L’elenco completo dei partiti politici presenti nel “Registro nazionale dei partiti politici riconosciuti ai sensi del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 13” è disponbile qui.

Movimento 5 Stelle (M5S)

La struttura organizzativa del Movimento 5 Stelle è cambiata nel tempo attraversando almeno tre fasi. Il Movimento 5 Stelle è nato come movimento, ovvero come organizzazione non strutturata con capacità operative limitate promuovendo alcuni temi sostanzialmente trasversali rispetto allo spettro politico italiano, ed è stato supportato con grande successo dal carisma e dalle capacità comunicative di Beppe Grillo e patrocinato dall’associazione fondata il 4 ottobre 2009 dallo stesso Beppe Grillo e dall’imprenditore Gianroberto Casaleggio. Successivamente, l’organizzazione del Movimento 5 Stelle è mutata in favore di una struttura comunque piatta ma guidata da un collegio direttivo persistente, con Beppe Grillo che ha volontariamente assunto un ruolo di secondo piano mentre l’associazione Gianroberto Casaleggio e l’associazione Rousseau (in entrambe il presidente era Davide Casaleggio) esercitavano un ruolo importante, in particolare attraverso la gestione della cosiddetta “piattaforma Rousseau” che forniva il supporto tecnologico alle comunicazioni e alle consultazioni interne. Allo stesso tempo, a livello politico la necessità di rappresentare tutte le istanze della società civile ha costretto il movimento a confrontarsi con tutti i temi della politica assumendo i tratti caratteristici del partito politico, nonché a ricercare un collocamento non equivoco nel contesto dello spettro politico italiano. In seguito alle critiche sollevate sia internamente che da parte dalle altre forze politiche riguardo la scarsa democraticità dell’assetto organizzativo del Movimento 5 Stelle, in particolare per l’assenza di vincoli statutari in grado di garantire la trasparenza dei processi democratici interni all’organizzazione, il Presidente del Consiglio uscente, Giuseppe Conte, è stato investito del mandato di riorganizzare il partito attraverso l’elaborazione di un nuovo statuto, realizzato in collaborazione con le frammentate rappresentanze interne, che è stato successivamente approvato e adottato.

Maggiori informazioni

Originariamente la proprietà del simbolo era di Beppe Grillo mentre sul blog e durante gli spettacoli del comico genovese venivano lanciati i messaggi e le iniziative politiche promosse dal movimento. Inoltre, agli attivisti del Movimento 5 Stelle era vietato rilasciare dichiarazioni alla stampa o apparire in televisione.

Febbraio 2013 - marzo 2018

A partire dal 2013 dopo l'approdo in Parlamento, il Movimento 5 Stelle ha avviato una serie di cambiamenti che lo hanno reso una forza politica strutturata e quindi un partito politico a tutti gli effetti, sebbene la sua collocazione politica sia rimasta in bilico tra destra e sinistra. Ci sono stati dei cambiamenti nelle strategie di comunicazione politica e nella struttura organizzativa del movimento, che inizialmente si era dotato di un organo collegiale di rappresentanza composto da cinque parlamentari. Successivamente, alcuni esponenti politici si sono affermati più di altri sia per il ruolo istituzionale (ad esempio Luigi Di Maio, Roberto Fico, Virginia Raggi, Chiara Appendino ...), sia per l'esposizione mediatica (Alfonso Bonafede, Barbara Lezzi, Danilo Toninelli ...), sia per l'attivismo dimostrato nelle campagne elettorali (Alessandro Di Battista ...).

Mentre il ruolo di Beppe Grillo è passato in secondo piano, l'associazione Gianroberto Casaleggio e l'associazione Rousseau (in entrambe il presidente era Davide Casaleggio) hanno esercitato un ruolo importante per la vita del partito in particolare nella gestione della cosiddetta "piattaforma Rousseau", nel supporto tecnologico e nella comunicazione.

Marzo 2018 - settembre 2019

Dopo la vittoria elettorale del 4 Marzo 2018 e il contratto di governo con la Lega, il partito M5S si è progressivamente avvicinato alle posizioni della nuova destra italiana, rappresentata principalmente dalla Lega che ha adottato una piattaforma politica nazionalista o sovranista.

Durante l'azione di governo il M5S ha condiviso la maggior parte delle politiche riconducibili prevalentemente alle posizioni della Lega e, in particolare con un atto dal forte significato politico, ha condiviso il posizionamento del leader della Lega sulla gestione delle politiche sull'immigrazione.

Infatti, il gruppo dirigente del Movimento 5 Stelle, in seguito alla votazione contraria dei componenti pentastellati della Giunta del Senato per le autorizzazioni a procedere sul caso Diciotti sollevato dal Tribunale dei ministri di Catania contro il Ministro dell'interno Matteo Salvini, ha subito pesanti critiche sia da parlamentari cosiddetti dissidenti che dalla propria base elettorale, nonostante ci sia stata una discussa votazione degli iscritti sulla piattaforma Rousseau. In sostanza, l'accusa mossa al gruppo dirigente era di essersi allontanato troppo dagli ideali alle origini del movimento e di aver determinato uno scollamento con la propria base elettorale.

Anche il posizionamento del M5S sul welfare (il cosiddetto reddito di cittadinanza che in realtà è diventato un reddito minimo garantito) non era in contrasto con la nuova piattaforma politica della destra, poiché la Lega ha fatto proprio il bagaglio politico e culturale della destra sociale italiana caratterizzato, oltre che dal nazionalismo (oggi declinato nel sovranismo), dall'offerta di protezione e giustizia sociale (ad esempio, la volontà della Lega di superare la riforma delle pensioni attuata dal governo Monti - la cosiddetta legge Fornero - con il provvedimento noto come "quota 100") e da un intervento statale più marcato in economia (ad esempio, su alcune questioni come banche, telecomunicazioni, infrastrutture e l'annosa questione di Alitalia).

Tuttavia, durante la campagna elettorale per le elezioni europee 2019 il M5S si è posto in apparente contrasto con molte posizioni della Lega, andando a occupare mediaticamente lo spazio politico che normalmente spetta alle opposizioni e nel contesto della situazione politica italiana all'opposizione di sinistra.

La campagna elettorale per le elezioni europee del 2019 non sembrò mirata a un riposizionamento politico del M5S, a una convergenza a sinistra, sebbene non si possa escludere che una parte dei vertici del Movimento Stelle abbia cercato di riesumare quella strategia politica appoggiata anche da una parte dell'establishment culturale italiano che auspicava un accordo tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle in un mutato schema bipolare: uno degli scenari politici emersi subito dopo le elezioni politiche di febbraio 2018, poi stroncato dalla nascita del governo Conte e dall'accordo con la Lega.

Settembre 2019 - oggi

In ogni caso, la crisi del governo Conte (9 agosto 2019) ha costretto il Movimento 5 Stelle a un riposizionamento politico, configurando un'accordo con il Partito Democratico per la nascita di una nuova maggioranza politica, di un nuovo governo e in ultima analisi, come espressamente dichiarato dallo stesso Presidente del Consiglio Conte nuovamente incaricato di formare il governo, di un nuovo "progetto politico".

E evidente che il Presidente del Consiglio Conte ha esercitato un ruolo non trascurabile nel determinare indirettamente la svolta politica del M5S.

In estrema sintesi, il M5S nasce, si sviluppa e acquista grandi consensi grazie a una forte spinta populista e alla capacità di cavalcare l'ondata di populismo. Ma come insegna la storia, prima o poi il populismo ha bisogno di un capo carismatico cui affidare la realizzazione delle proprie istanze. Questa figura nel M5S è mancata (probabilmente solamente la figura carismatica di Beppe Grillo, se avesse voluto, avrebbe potuto incarnare questo ruolo politico), mentre per le successive modalità di organizzazione e sviluppo del movimento stesso una figura carismatica interna al M5S non sarebbe mai dovuta emergere (in base al motto "uno vale uno").

Nella Lega, che pure ha perseguito una strategia politica populista, questa figura si è invece concretizzata nel leader del partito, Matteo Salvini, non a caso soprannominato "il capitano", e si è ingigantita dopo la nascita del governo Conte, sia grazie alla rapida crescita dei consensi conquistati dalla Lega che alle modalità con le quali Matteo Salvini ha svolto i ruoli di Vicepresidente del Consiglio e di Ministro degli Interni.

Insomma, il Movimento 5 Stelle ha perso il confronto con la Lega proprio sul suo terreno di battaglia preferenziale, su quella strategia politica e di comunicazione di stampo populista che gli aveva consentito di crescere in modo esponenziale in pochi anni.

Ed è in questo contesto di lotta politica tra Lega e Movimento 5 Stelle che si è innestata l'azione del Presidente del Consiglio Conte che ha fatto da argine al populismo della Lega, in particolare per quanto riguarda i rapporti con l'Europa, il multilateralismo e gli accordi internazionali, le problematiche di stabilità del bilancio e della spesa pubblica.

Non è un caso che la crisi del governo Conte sia esplosa in agosto, poco prima degli adempimenti necessari alla formulazione della legge di bilancio, che il Presidente del Consiglio Conte abbia rimproverato duramente Salvini e la Lega prima di dare le dimissioni, che Salvini si sia scagliato contro Conte e che abbia cercato di aggirarlo proponendo in extremis la Presidenza del Consiglio a Di Maio, che il Movimento 5 Stelle abbia confermato la sua fiducia in Conte proponendolo per un secondo mandato da Presidente del Consiglio.

In conclusione, il Movimento 5 Stelle ha cambiato il suo posizionamento politico collocandosi a sinistra dello spettro politico (mentre la Lega ha egemonizzato la destra). La svolta a sinistra del M5S si è concretizzata attraverso un accordo politico con il Partito Democratico e la nascita di una nuova maggioranza politica.

Sito web: http://www.movimento5stelle.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_5_Stelle

Lega Nord

Con l’elezione a segretario di Matteo Salvini, la Lega Nord ha cambiato strategia politica avvicinandosi alle posizioni della destra antieuropea e nazionalista del Fronte Nazionale francese guidato da Marine Le Pen. Matteo Salvini è stato eletto segretario con le primarie del 7 Dicembre 2013 e la sua elezione ratificata dal congresso del partito il 15 Dicembre 2013.

Maggiori informazioni

La Lega Nord, oggi semplicemente Lega, è un partito profondamente diverso da quello delle origini fondato da Umberto Bossi.

La Lega Nord è stato un partito autonomista nato dall'unione di sei movimenti autonomisti regionali del nord Italia: Lega Lombarda, Liga Veneta, Piemònt Autonomista, Union Ligure, Lega Emiliano-Romagnola e Alleanza Toscana. La Lega Nord per l'Indipendenza della Padania (soprannominata il Carroccio) era un partito attivo soprattutto nell'Italia settentrionale e in alcune regioni del Centro e in Sardegna, che è stato guidato fino al 1º luglio 2012 dal suo fondatore Umberto Bossi, per oltre 20 anni leader indiscusso e segretario, e successivamente da Roberto Maroni, fino alla elezione a segretario di Matteo Salvini, avvenuta con le primarie del 7 Dicembre 2013 e ratificata dal congresso del partito il 15 Dicembre 2013.

La Lega Nord è stata parte integrante della coalizione di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi e, accanto alla richiesta di maggiore autonomia per le regioni del Nord ovvero del federalismo, ha sostenuto la piattaforma politica del centrodestra basata sulla leadership politica di Forza Italia prima e del Popolo della Libertà (PdL) poi. Per inciso, la destra italiana che fino ai primi anni '90 era stata una destra "sociale", dopo la svolta di Fiuggi di Alleanza Nazionale si era trasformata in una destra liberale, teoricamente neo-liberista ma nei fatti conservatrice.

La Lega Nord ha quindi partecipato da protagonista alle vicende politiche, ai successi e al declino del centrodestra berlusconiano, fino a quando è stata travolta da una serie di scandali che hanno investito la famiglia Bossi e che hanno riguardato anche il finanziamento pubblico del partito e la distrazione dei fondi del partito, i cui strascichi perdurano ancor oggi.

Matteo Salvini ha quindi ereditato un partito con uno scarso consenso elettorale e una forte crisi di credibilità. Tuttavia, la Lega guidata da Salvini, grazie a una svolta politica sostanziale, non solo è riuscita a recuperare il terreno perduto ma addirittura a conquistare una posizione dominante nel governo del paese e, sulla base dei sondaggi elettorali di inizio 2019, a diventare il partito con il maggiore consenso in Italia anche grazie a una consistente espansione nel sud del paese.

La svolta politica della Lega è plasticamente rappresentata dall'avvicinamento alle posizioni della destra antieuropea e nazionalista del Fronte Nazionale francese guidato da Marine Le Pen.

In sostanza, da partito autonomista la Lega è diventato un partito cosiddetto "sovranista", più attento alle rivendicazioni popolari di giustizia sociale che alle esigenze del tessuto produttivo del Nord Italia, costituito prevalentemente da piccole e medie imprese che lamentavano un'eccessiva burocrazia dello Stato centrale.

Non ha caso la nuova Lega di Matteo Salvini è stata definita da autorevoli commentatori la nuova destra italiana, sia perché ha conquistato la leadership nella coalizione di centrodestra (che resta attiva prevalentemente a livello amministrativo ma non a livello di governo), sia perché ha ridefinito la piattaforma politica della destra italiana (ovvero del centrodestra).

La piattaforma politica della Lega, ovvero del partito ormai egemone della destra italiana, non è in realtà innovativa avendo rielaborato elementi classici della destra sociale italiana, tuttavia occorre evidenziare che durante il governo Conte sul piano economico la Lega aveva adottato un atteggiamento ambiguo. I riflettori della politica italiana erano, infatti, puntati sull'evoluzione della situazione economica e sulle prospettive di crescita dell'economia italiana che apparivano alquanto negative.

Tuttavia, la decisione di far cadere il governo Conte in agosto poco prima dell'avvio dell'iter parlamentare che conduce all'approvazione della legge di bilancio, nonché le dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini, durante lo svolgimento della crisi di governo, fecero emrgere almeno a parole l'intenzione della Lega di rompere il delicato equilibrio dei conti pubblici italiani nel contesto delle regole di bilancio imposte dai trattati UE agli Stati membri, anche a costo di creare una spaccatura irreversibile con l'Unione Europea.

L'evoluzione degli eventi politici correlati alla pandemia e nello specifico la situazione di emergenza sanitaria e il successivo intervento dell'Unione Europea, con il piano di aiuti finanziari all'Italia nel contesto del Next generation EU, hanno messo in crisi le fondamenta del sovranismo "all'italiana", il quale si è rivelato una mera strategia comunicativa sostanzialmente velleitaria in una situazione economica e amministrativa di estrema fragilità.

La Lega ha quindi nuovamente cambiato la sua piattaforma politica decidendo di sostenere il governo Draghi che non solo è un governo tecnico ma è dichiaratamente europeista e atlantista. Questa cambio di indirizzo politico della Lega ha riavvicinato il partito alle posizioni europeiste e atlantiste di Forza Italia rafforzando il polo di centrodestra.

Sito web: http://www.leganord.org/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Lega_Nord

Forza Italia (FI)

Il partito politico Forza Italia è stato ri-fondato nel 2013 da Silvio Berlusconi, riprendendo il nome e il simbolo dello stesso partito attivo tra il 1994 e il 2009. Nella nuova Forza Italia è confluita la maggioranza degli esponenti del Popolo della Libertà, che si è sciolto il 16 Novembre 2013 successivamente alla scissione del Nuovo Centrodestra. La scissione del Popolo della Libertà era stata determinata dalla fuoriuscita di Angelino Alfano, in disaccordo con la linea politica imposta da Berlusconi di ritirare il sostegno al governo Letta.

Maggiori informazioni

Nonostante l'opposizione al governo Letta, successivamente, Forza Italia si è riavvicinata al Partito Democratico di Matteo Renzi stipulando un accordo, il patto del Nazareno, al fine di condividere il percorso che avrebbe dovuto portare al varo delle riforme costituzionali. Il patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi è stato molto discusso e criticato, poiché sono proliferate le illazioni su presunti contenuti nascosti di questo accordo. In realtà, la natura controversa di questo accordo era determinata dal fatto che il patto non prevedeva la partecipazione di Forza Italia al Governo, ma solo l'appoggio esterno alle riforme costituzionali, nonostante queste fossero il primo punto del programma del Governo Renzi.

La debolezza intrinseca di questo accordo si manifestò, infatti, durante l'elezione del Presidente della Repubblica, quando fu eletto Sergio Mattarella. Nonostante, la figura politica di Mattarella fosse apprezzata pubblicamente sia da Berlusconi che dalla maggior parte degli esponenti del partito, Forza Italia contestò il metodo scelto da Renzi, in qualità di segretario del partito, per scegliere i candidati alla presidenza della Repubblica e decise di rompere il patto del Nazareno, contribuendo a determinare la bocciatura delle riforme costituzionali nel referendum consultivo del 2016.

Durante la XVII legislatura Forza Italia ha perso molti consensi, passando da circa il 22% del Popolo della Liberta alle elezioni politiche del 2013, quindi prima della scissione del Nuovo Centrodestra, a circa il 14% nelle elezioni politiche del 2018.

La perdità di consensi si verificò nonostante Berlusconi avesse rivitalizzato la coalizione di centrodestra presentando agli elettori un'alleanza di governo con la Lega, Fratelli d'Italia e la lista Noi con l'Italia - UDC, sebbene la legge elettorale per le elezioni politiche del 2018 fosse cambiata adottando un sistema elettorale sostanzialmente proporzionale.

Considerando che alle elezioni politiche del 2018 la Lega Nord fece da traino a tutta la coalizione di centrodestra, passando da circa il 4% delle elezioni politiche del 2013 a circa il 17% delle politiche del 2018, la perdita di consenso di Forza Italia era diventata un problema politico consistente.

Non solo Forza Italia e Berlusconi avevano perso nel confronto con la Lega la leadership della coalizione di centrodestra, che restava attiva a livello di governo locale sebbene fosse stata interrotta a livello nazionale con l'esperienza di governo gialloverde (M5S - Lega), ma risultava cambiata anche la natura politica della coalizione stessa. Infatti, essendo cambiata la Lega in senso sociale e sovranista, la piattaforma politica di Forza Italia era in contrasto con quella della Lega e di Fratelli d'Italia.

Forza Italia, aveva infatti ribadito in sede istituzionale, durante le consultazioni del Presidente della Repubblica successive alla crisi del governo Conte, di essere una forza politica europeista, atlantista e liberale. Considerato che il consenso di Forza Italia con le elezioni europee del 2019 scese ulteriormente passando a circa il 9% mentre quello della Lega aumentò ulteriormente passando a circa il 34%, la caratterizzazione politica della coalizione di centrodestra non poteva più essere quella liberale degli anni d'oro del berlusconismo.

Tuttavia, dopo l’intervento finanziario europeo del Next generation EU e la conseguente crisi della piattaforma politica sovranista, la Lega decise di sostenere il governo Draghi riavvicinandosi alla posizione politica di Forza Italia.

Il Movimento Politico Forza Italia, poi Forza Italia (FI), prima della sua rifondazione nel 2013 era stato attivo dal 18 gennaio 1994 al 27 marzo 2009 rappresentando il fulcro del centrodestra italiano. Presidente e leader del partito è stato, sin dalla sua fondazione, Silvio Berlusconi. L'ideologia originaria del partito variava dal liberismo all'economia sociale di mercato di ispirazione cristiano-democratica. A livello europeo ha aderito al Partito Popolare Europeo, dove ha rappresentato la principale e più consistente forza politica italiana. Forza Italia è stato il principale partito della coalizione di centrodestra denominata Casa delle Libertà che ha governato l'Italia dal 2001 al 2006. Successivamente alla vittoria elettorale nel 2008 della "lista" Popolo della Libertà, di cui Forza Italia era stata la promotrice, il partito si era sciolto formando nel 2009 il "partito" Popolo della Libertà (PdL).

Sito web: http://www.forzaitalia.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Forza_Italia_(2013)

Partito Democratico (PD)

Il Partito Democratico (PD) è stato fondato il 14 ottobre 2007 e rappresenta l’eredità della coalizione dell’Ulivo, fondata nel 1995 per volontà dei due principali partiti di centro-sinistra: i Democratici di Sinistra (DS) di ispirazione socialdemocratica e Democrazia è Libertà - La Margherita di ispirazione centrista e cristiano-sociale. Al processo costituente hanno partecipato anche altre formazioni politiche: il Movimento Repubblicani Europei (social-liberale), Italia di Mezzo (centrista), Alleanza Riformista (socialdemocratico), Repubblicani Democratici (social-liberale) e gruppi regionali come il calabrese Partito Democratico Meridionale (centrista) e Progetto Sardegna (centrista).

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Come dichiarato nel Manifesto dei Valori del 16 febbraio 2008 «il Partito Democratico intende contribuire a costruire e consolidare, in Europa e nel mondo, un ampio campo riformista, europeista e di centro-sinistra, operando in un rapporto organico con le principali forze socialiste, democratiche e progressiste e promuovendone l'azione comune».

Tuttavia, le due principali anime del partito non si sono mai fuse e dopo le elezioni del 2013, in particolare durante le elezioni del Presidente della Repubblica, sono entrate in aperto conflitto contribuendo a determinare l'inedita rielezione di Giorgio Napolitano a capo dello Stato. L'elezione a segretario di Matteo Renzi sembrava aver consolidato il prevalere della componente centrista (ex DC) a scapito della componente più di sinistra del partito (ex DS), in particolare dopo l'eclatante successo alle elezioni europee del 2014 in cui il PD arrivò a superare il 40% dei consensi. Senonché, la leadership di Matteo Renzi che aveva assunto anche la carica di Presidente del Consiglio è stata progressivamente attaccata ed erosa sfruttando le contraddizioni emerse durante l'azione di governo, contraddizioni in parte connaturate alla stessa funzione di governo. L'asprezza del conflitto interno al partito ha infine generato l'ennesima scissione a sinistra con la nascita di Articolo 1 - Mdp. Questa scissione ha poi contribuito a determinare un ridimensionamento complessivo della forza del Partito Democratico ma anche di tutto il centrosinistra alle elezioni politiche del 2018, poiché gli scissionisti non hanno avuto il successo elettorale sperato.

Dopo la sconfitta elettorale alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 e le dimissioni di Matteo Renzi da segretario, il Partito Democratico è definitivamente precipitato in un limbo politico. Le tensioni interne, tenute a bada durante il periodo del governo Gentiloni, sono riesplose con la sconfitta elettorale ma non hanno dato alcun esito, ovvero indicazioni certe sulla strada politica da intraprendere. Infatti, se per un verso la componente centrista è stata fiaccata dallo scarso consenso elettorale nonostante i buoni risultati dei governi Renzi e Gentiloni, la componente di sinistra non ha avuto abbastanza forza per riappropriarsi subito della direzione del partito, a causa del disastroso tonfo elettorale degli scissionisti confluiti in Liberi e Uguali.

L'elezione del vicesegretario Maurizio Martina a segretario reggente e il procrastinarsi del congresso di partito per l'elezione del nuovo segretario, Nicola Zingaretti, al 3 marzo 2019 hanno testimoniato questa incertezza, che in realtà non rappresenta solo una questione di potere, come a volte la dipingono i mass media, ma soprattutto una confusione sulla piattaforma politica adottata e da adottare nel prossimo futuro.

La piattaforma politica del Partito Democratico oscillava, infatti, tra due linee politiche apparentemente divergenti con diverse posizioni intermedie: da un lato l'ala cosiddetta renziana orientata da posizioni più favorevoli ai mercati, all'espansione del commercio internazionale, alla crescita economica e dell'occupazione, alla gestione dei flussi migratori e al decisionismo in ambito governativo, dall'altro lato l'ala più legata alle tradizionali posizioni della sinistra ideologica orientate da un'atteggiamento meno favorevole ai mercati e all'espansione del commercio internazionale (la globalizzazione), disposta a scarificare parte della crescita economica nella speranza di garantire meglio il diritto al lavoro e i diritti dei lavoratori, più elastica sulle politiche dell'immigrazione (che sembrano costituire uno strumento per dispensare aiuti umanitari), decisamente favorevole alla concertazione e alla partecipazione delle parti sociali in ambito governativo.

Entrambe le piattaforme politiche avevano in comune l'europeismo, il riformismo, l'internazionalizzazione dell'economia e una predisposizione alla collaborazione con le istituzioni sovranazionali (l'avversità nei confronti del complottismo), l'attuazione di tutele sui diritti umani senza nessuna distinzione, l'antiautoritarismo, etc.

Uno dei principali problemi del Partito Democratico è stato che lo scontro tra le componenti interne del partito è stato caratterizzato da contenuti e modalità fortemente personalizzate e autoreferenziali che hanno messo in secondo piano le questioni politiche, poiché sono stati molto enfatizzati comportamenti, atteggiamenti e antipatie nei confronti dell'ex segretario Matteo Renzi, facendo apparire il Partito Democratico come un fenomeno quasi folkloristico o provinciale agli occhi di una parte dell'opinione pubblica.

Nel frattempo, alcune componenti politiche dell'area di centrosinistra e dello stesso Partito Democratico guidate dall'ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, stanche delle continue diatribe interne al partito e della conseguente incertezza e confusione politica, hanno tentato di elaborare una piattaforma politica più ampia esterna al Partito Democratico, promossa dall'associazione "Siamo Europei" (che poi ha dato origine al partito Azione), la quale si agganciava all'esperienza e ai buoni risultati economici dei governi Renzi e Gentiloni riconoscendone i limiti e allargandone gli orizzonti, soprattutto in funzione delle elezioni europee.

In un primo momento il Partito Democratico guidato dal neo eletto segretario Nicola Zingaretti aveva aderito alla piattaforma politica proposta da "Siamo Europei", ma poi il progetto di un contenitore politico più ampio del Partito Democratico è naufragato e per le elezioni europee Carlo Calenda è confluito nelle liste elettorali del PD.

Nel frattempo, nonostante l'elezione di Nicola Zingaretti a segretario del partito, il ruolo del senatore Matteo Renzi all'interno del Partito Democratico, era rimasto molto rilevante poiché buona parte dei parlamentari eletti con le elezioni politiche del 2018 conservavano un legame più o meno forte con le idee o con le sorti dell'ex segretario.

La situazione interna al Partito Democratico è tuttavia profondamente mutata dopo la crisi del governo Conte e la nascita del Governo Conte II. Il Partito Democratico, infatti, è entrato nella maggioranza di governo al posto della Lega suggellando un'alleanza politica con il Movimento 5 Stelle.

Paradossalmente, questa svolta politica è stata favorita proprio da Matteo Renzi che, avendo percepito prima di altri la criticità della crisi politica generata dalla rottura del "contratto di governo" stipulato tra M5S e Lega, prima spinse un recalcitrante Zingaretti e il Partito Democratico tra le braccia del Movimento 5 Stelle e poi il 17 settembre 2019, con un intervista al quotidiano La Repubblica, ufficializzò la sua fuoriuscita dal Partito Democratico e la nascita di un nuovo soggetto politico, Italia Viva.

Il Partito Democratico ha quindi dovuto affrontare l'ennesima scissione.

Sito web: http://www.partitodemocratico.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Democratico_(Italia)

Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale

Movimento politico fondato nel 2012 da Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa. Il partito è nato sulle ceneri di Alleanza Nazionale (AN), la quale si era fusa con Forza Italia dando vita al Popolo della Libertà.

La fuoriuscita dal PdL di Gianfranco Fini (ex presidente di AN), determinata dai contrasti con Silvio Berlusconi, e il suo fallito tentativo di rilanciare un moderno partito di destra con Futuro e Libertà per l’Italia, hanno poi contribuito a consolidare la presenza di Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale nel panorama politico italiano e il suo ruolo nella coalizione di centrodestra.

Dopo la svolta politica della Lega verso una destra sociale e sovranista, anche il partito Fratelli d’Italia si è progressivamente riappropriato dell’eredità della destra sociale. La piattaforma politica di Fratelli d’Italia è apparsa molto vicina a quella della Lega, tant’è vero che il partito durante il voto di fiducia al governo gialloverde decise per l’astensione.

Sito web: http://www.fratelli-italia.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Fratelli_d%27Italia_-_Alleanza_Nazionale

Italia Viva

Il nuovo partito fondato da Matteo Renzi.

Sito web: https://www.italiaviva.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Italia_Viva

Sudtiroler Volkspartei (Svp)

L’SVP, Partito Popolare Sudtirolese, è un partito politico regionale fondato l'8 maggio 1945 che rappresenta, per statuto, gli interessi delle minoranze tedesca e ladina della Provincia autonoma di Bolzano.

Sito web: http://www.svp.eu/de/italiano/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/S%C3%BCdtiroler_Volkspartei

Unione di Centro (UdC)

Partito politico fondato il 28 febbraio 2008 ispirato ai valori del cristianesimo democratico e del moderatismo che anela ad unificare tutte le forze centriste del panorama politico italiano. L’Unione di Centro è nata come lista elettorale composta dall’Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC) di Lorenzo Cesa, dal Movimento Federativo Civico Popolare (Rosa Bianca o Rosa per l’Italia) di Savino Pezzotta, dal Coordinamento Popolari - Margherita per la Costituente di Centro di Ciriaco De Mita, da altri partiti e movimenti minori di centro, democristiani, liberali (Circoli Liberal) e da singole personalità di formazione cattolica provenienti in larga parte dal PD e dal PDL. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Noi con l’Italia - Udc.

Sito web: http://www.udc-italia.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Unione_di_Centro_(2002)

Casa Pound Italia (CPI)

Il movimento politico si costituisce ufficialmente come associazione nel giugno 2008, in seguito alla diffusa mobilitazione e alle molteplici iniziative susseguitesi dopo l’occupazione dello stabile del rione Esquilino a Roma, il 26 dicembre 2003, e che diede origine al Centro Sociale CasaPound. Casa Pound Italia è un movimento di ispirazione fascista che negli anni si è diffuso in gran parte del territorio nazionale. Sebbene il movimento non accetti più le definizioni classiche di destra e sinistra, viene generalmente annoverato dai media come un movimento politico della destra radicale. Le velleità culturali del movimento sono evidenziate dal riferimento ad Ezra Pound, uno dei protagonisti del modernismo e della poesia di inizio XX secolo, che trasferitosi in Italia nel 1924 sostenne il regime fascista fino alla caduta della Repubblica di Salò.

Sito web: https://www.casapounditalia.org/
Link wikipedia: https://www.casapounditalia.org/

Il Popolo della Famiglia

Il Popolo della Famiglia è stato fondato da Mario Adinolfi nel marzo 2016. Nel suo sito web Il Popolo della Famiglia si definisce: “un soggetto politico aconfessionale e valoriale, di ispirazione cristiana (che mette al centro la dottrina sociale della Chiesa). E’ aperto ai non credenti e alle altre confessioni religiose che condividono il suo programma in difesa dei valori “non negoziabili”: il diritto alla vita (dal concepimento alla morte naturale), la centralità della famiglia, come stabilito dall’articolo 29 della Costituzione (“la famiglia come prima comunità naturale basata sul matrimonio”), il diritto dei figli ad avere un padre e una madre; la dignità della persona, del lavoro e la sussidiarietà”.

Sito web: http://ilpopolodellafamiglia.net
Link wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/The_People_of_Family

Centro Democratico

Il partito è stato fondato il 28 dicembre 2012 da Bruno Tabacci e Massimo Donadi. Centro Democratico si è collocato stabilmente nel centrosinistra ed è stato alleato del PD alle elezioni politiche 2013, partecipando alla coalizione “Italia. Bene Comune”. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista +Europa.

Sito web: http://www.ilcentrodemocratico.it
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Centro_Democratico_(Italia)

Partito Pensionati

Partito politico fondato a Milano il 19 ottobre 1987 da Carlo Fatuzzo.

Sito web: http://www.partitopensionati.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Pensionati

Partito Comunista dei Lavoratori (PCL)

Il partito guidato da Marco Ferrando si è costituito nel 2006, successivamente ai contrasti sorti in seno al Partito della Rifondazione Comunista quando decise di entrare nel secondo governo Prodi. Il partito, il cui portavoce è Marco Ferrando, si è costituito nel 2006 successivamente ai contrasti sorti in seno al Partito della Rifondazione Comunista, quando questo decise di entrare nel secondo governo Prodi. La linea politica di Ferrando era espressione della corrente trotzkista dell’area più a sinistra del PRC ed ispirata agli insegnamenti del marxismo rivoluzionario, infatti il Partito Comunista dei Lavoratori costituisce la sezione italiana del Coordinamento per la Rifondazione della Quarta Internazionale.

Sito web: http://www.pclavoratori.it
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Comunista_dei_Lavoratori

Partito Comunista Italiano

Il Partito Comunista Italiano (PCI) è stato fondato il 26 giugno 2016 da un’assemblea costituente a cui hanno partecipato il Partito Comunista d’Italia, militanti provenienti dal Partito della Rifondazione Comunista, l’Associazione per la Ricostruzione del Partito Comunista e esponenti indipendenti. Il Partito Comunista Italiano si ispira all’esperienza del comunismo italiano e del movimento comunista internazionale. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Potere al Popolo.

Sito web: https://www.ilpartitocomunistaitaliano.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Comunista_Italiano_(2016)

Forza Nuova (FN)

Movimento politico fondato il 29 settembre 1997 da Roberto Fiore, l’attuale leader, e Massimo Morsello. Si caratterizza per l’ideologia di estrema destra, frequentemente definita dai media come destra antagonista o destra neofascista in contrasto con la definizione di “movimento nazional-popolare” che il movimento dà di se stesso, ritenendo ormai superata la dicotomia destra-sinistra. Presente in tutte le regioni d’Italia ha collaborato con Alternativa Sociale, movimento guidato da Alessandra Mussolini, e con la Casa delle Libertà. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Italia agli italiani.

Sito web: http://www.forzanuova.eu
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Forza_Nuova

Alternativa Popolare

Alternativa Popolare è il partito politico erede del Nuovo Centro Destra dissolto in data 18 marzo 2017. Il leader del partito, Angelino Alfano, dopo aver annunciato lo scioglimento di NCD ha dichiarato che: “NCD si evolve in nuovo partito politico che ne supera la denominazione ma che si conferma nella sua collocazione politica. Questo perché in Italia è sorta essenzialmente una nuova destra che non intendo criticare ma che non ha nulla a che vedere con la ‘D’ di quel centrodestra in cui abbiamo vissuto e abbiamo creduto in questi anni”. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Civica popolare.

Sito web: http://www.alternativapopolare.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Alternativa_Popolare

Articolo Uno - Mdp

Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista è la nuova forza politica nata dalla scissione dell’ala sinistra del Partito Democratico, annunciata il 25 febbraio 2017. I gruppi parlamentari sono stati costituiti il 28 febbraio 2017 e vi hanno aderito alla Camera 37 deputati e al Senato 14 senatori. Al gruppo hanno aderito anche alcuni parlamentari eletti nel 2013 in Sinistra Ecologia Libertà. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Liberi e Uguali.

Sito web: https://articolo1mdp.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Articolo_1_-_Movimento_Democratico_e_Progressista

Centristi per l’Europa (CpE)

Centristi per l’Europa (CpE) è la formazione politica nata successivamente alla scissione dell’Unione di Centro. La scissione è stata determinata dalla fuoriuscita di uno dei suoi fondatori, Pier Ferdinando Casini, in conseguenza delle posizioni critiche assunte a partire dal 2016 dall’Unione di Centro (che faceva parte della maggioranza del Governo Renzi) nei confronti del Partito Democratico, con l’obiettivo di riavvicinarsi al centrodestra. L'11 febbraio 2017 Casini e D’Alia la fondazione dei Centristi per l’Europa, a cui aderiscono anche Adornato e altri senatori. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Civica popolare.

Sito web: http://www.pierferdinandocasini.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Centristi_per_l'Europa

Democrazia Solidale

Democrazia Solidale è una associazione, emanazione del gruppo parlamentare della XVII Legislatura “Democrazia Solidale - Centro Democratico”, di orientamento centrista formatosi nel 2013 alla Camera dei deputati da esponenti dell’area Cristiano sociale fuoriuscita di Scelta Civica e dai membri eletti dall’Unione di Centro. Il leader di Democrazia Solidale è Lorenzo Dellai. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Civica popolare.

Sito web: http://www.democraziasolidale.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia_Solidale_-_Centro_Democratico

Fare!

Fare! è un partito politico italiano, nato nel luglio 2015 per iniziativa del sindaco di Verona Flavio Tosi, dopo aver abbandonato la Lega Nord (partito di cui era alla guida nel Veneto). Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Noi con l’Italia - Udc.

Sito web: http://www.farecontosi.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Fare!

Identità e Azione (IDeA)

Identità e Azione (o Movimento IDeA) è un partito politico italiano, nato il 25 novembre 2015 per iniziativa di alcuni esponenti fuoriusciti dal Nuovo Centrodestra, capeggiati da Gaetano Quagliariello. Identità e Azione è un movimento democratico cristiano che si ispira al liberalismo in economia e ha un approccio europeista in politica estera. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Noi con l’Italia - Udc.

Sito web: http://www.movimentoidea.it/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Identit%C3%A0_e_Azione

Possibile

“Possibile” è il movimento politico fondato da Giuseppe (Pippo) Civati, eletto deputato nelle file del Partito Democratico nel 2013 e fuoriuscito a maggio 2015, poiché in disaccordo con l’indirizzo politico espresso dalla direzione del PD e dal suo segretario, nonché Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. L’assemblea generale degli iscritti, ovvero gli “Stati Generali” di Possibile, si sono svolti a Napoli il 21 novembre 2015. A quella data il movimento contava circa 4705 tesserati con diritto di voto distribuiti su un totale di 240 comitati. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Liberi e Uguali.

Sito web: http://www.possibile.com
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Possibile

Sinistra Italiana

Sinistra Italiana è la formazione politica erede di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) ed è stata costituita inizialmente come gruppo parlamentare prima alla Camera (Novembre 2015) e poi al Senato (Marzo 2016). Oltre a SEL in Sinistra Italiana sono confluiti il movimento politico di Stefano Fassina, successivamente alla scissione dal Partito Democratico, ed alcuni ex esponenti del Movimento 5 Stelle. Il congresso fondativo di Sinistra Italiana si è svolto a Rimini dal 17 al 19 febbraio 2017 e si è concluso con l’elezione di Nicola Fratoianni a segretario. Per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 il partito è confluito nella lista Liberi e Uguali.

Sito web: http://www.sinistraitaliana.si/
Link wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Sinistra_Italiana