Maggioranza parlamentare e Governo
Una ricognizione critica dei rapporti tra gruppi parlamentari, non tutti espressione di partiti politici chiaramente riconoscibili dall’elettorato, e il governo.
Una ricognizione critica dei rapporti tra gruppi parlamentari, non tutti espressione di partiti politici chiaramente riconoscibili dall’elettorato, e il governo.
In un determinato periodo storico della vita politica italiana la tutela della rappresentatività del Parlamento è stata contrapposta ai tentativi, peraltro falliti, di migliorare la cosiddetta governabilità del paese.
I cambiamenti di sistema elettorale per l’assegnazione dei seggi possono favorire l’aggregazione tra partiti politici, ma non risolvono automaticamente il problema dell’instabilità dei governi.
Il sistema elettorale a doppio turno con ballottaggio non è adatto per il rinnovo del Parlamento, ma può aiutare a comprendere le dinamiche politiche che dovrebbero animare la democrazia parlamentare caratterizzata dal confronto tra maggioranza e opposizione e dall’alternanza del potere esecutivo.
Le leggi elettorali stabiliscono il sistema elettorale che verrà utilizzato per l’assegnazione dei seggi e le modalità di svolgimento delle elezioni, regolando ad esempio i requisiti per la presentazione delle liste di candidati e la suddivisione in collegi elettorali dei territori.
La distinzione tra governo tecnico e governo politico non trova fondamento nella nostra Costituzione e probabilmente non ha senso dal punto di vista formale. Tuttavia, la definizione di governo tecnico è entrata a far parte del lessico politico per indicare quei governi caratterizzati da una teorica neutralità rispetto agli orientamenti politici presenti in Parlamento.