Il sistema politico italiano
Il sistema politico italiano è simile ai sistemi politici di quasi tutte le democrazie occidentali dove i partiti politici svolgono un ruolo fondamentale per l’esercizio e la tutela della democrazia.
Infatti, i partiti politici sono l’entità che mette in relazione individui, gruppi e strutture, rappresentando sia la sintesi delle istanze dei cittadini (che decidono di farne parte o di sostenerli con il voto), che l’anello di congiunzione con le istituzioni.
Al sistema dei partiti si affiancano gli altri corpi intermedi come i sindacati, le associazioni di categoria e, più in generale, tutte le organizzazioni abilitate a rappresentare presso le istituzioni le esigenze dei cittadini in determinati contesti. Tuttavia, il ruolo dei corpi intermedi nel sistema politico italiano appare sempre più debole, tant'è vero che si parla di crisi dei corpi intermedi.
Il numero di partiti politici attivi all'interno di un sistema istituzionale può determinare la modalità di funzionamento delle stesse istituzioni. E' infatti possibile distinguere almeno tre configurazioni:
- il monopartitismo, che generalmente determina l'egemonia di una sola forza politica al governo;
- il bipartitismo, che generalmente determina l'alternanza delle forze politiche al governo;
- il pluripartitismo che può dar luogo a diversi assetti istituzionali caratterizzati sia dall'alternanza (in particolare, ma non esclusivamente, se c'è bipolarismo, cioè quando i partiti si aggregano formando due poli), sia dall'egemonia di una o più forze politiche (ad esempio, quando c'è consociativismo, cioè quando le forze politiche principali collaborano permanentemente alla direzione dello Stato).
Ordinamenti costituzionali simili possono quindi portare a risultati diversi in termini di democrazia, a seconda del numero di partiti presenti nel sistema politico e delle libertà concesse ai partiti stessi.
Il sistema politico italiano è caratterizzato dal pluripartitismo.
Dal II dopoguerra fino all'affermazione della cosiddetta Seconda Repubblica l'assetto politico italiano è stato caratterizzato dall'egemonia di una forza politica (la Democrazia Cristiana) e dal consociativismo, mentre negli anni successivi si è affermato il bipolarismo.
Lo stato del sistema dei partiti indica lo stato di salute di una democrazia, poiché attraverso i partiti i cittadini entrano nelle istituzioni, controllano le istituzioni, tutelano gli interessi generali del paese e delle comunità. Il sistema dei partiti svolge, inoltre, un ruolo importante nella formazione dei candidati che, una volta eletti negli organi collegiali, rappresentano il popolo nelle istituzioni.
I partiti hanno quindi il dovere di essere responsabili nei confronti del popolo e di adottare procedure democratiche al proprio interno, al fine di garantire il corretto svolgimento del processo di rappresentanza democratica, poiché un funzionamento anomalo dei partiti e del sistema politico può compromettere i principi e l'ordinamento democratico dello Stato.
Infatti, se per un verso una democrazia senza partiti liberi e indipendenti è una democrazia di facciata, per l'altro verso il ricorso eccessivo dei partiti alla legittimazione popolare e alla demagogia costituisce un rischio reale per ogni democrazia, testimoniato dall'ascesa populista di personaggi tristemente famosi come Hitler e Stalin. Per disinnescare questo rischio, la Costituzione delle Repubblica italiana assegna la sovranità al popolo ma sancisce che questa può essere esercitata solamente nelle forme e nei limiti stabiliti dalla stessa Costituzione (art. 1).
L'esercizio della democrazia rappresentativa non può quindi fare a meno del sistema dei partiti e del loro ruolo, infatti i partiti sono espressamente citati nella Costituzione.
Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. (Art. 49, Costituzione della Repubblica italiana)
Il grafico seguente illustra come la volontà popolare acquista sostanza nella elezione del Parlamento attraverso il ruolo svolto dai partiti politici e come i meccanismi della rappresentanza democratica si propagano nelle istituzioni.